Giorno 5 - Ngorongoro by night

 

Nessuno associa mai la savana al freddo, e infatti non lo avevo fatto nemmeno io quando ho preparato i bagagli, con il caldo estivo della mia mansarda che mi avvolgeva come un boa constrictor. "Ma sì", dicevo, "mi metterò i calzettoni". "Il mio sacco a pelo Primo Prezzo Decathlon 19,99 andrà benissimo", mi rassicuravo, forte del fatto che lo avevo già usato per dormire sul ponte di una barca in Indonesia.

Beh, ero proprio una pazza.


Con tutto il rispetto per Decathlon, che mi accompagna sempre in varie forme, mi ci è voluto poco per capire di aver scelto malissimo.

Le temperature hanno iniziato a calare drasticamente fin dall'ora di cena, ma, galvanizzata dalla doccia calda e dal delizioso cibo preparato da Jackson, non ci stavo facendo molto caso. La stellata era bellissima, e abbiamo provato a stendere un telo sul prato per goderci lo spettacolo. Siamo resistiti circa una ventina di minuti. A quel punto, indossavo già i calzettoni, i jeans, una t-shirt e una camicia di flanella sotto al piumino cento grammi, e rimpiangevo di non avere un cappello di lana.


Sotto la tettoia di lamiera, tra i tavoli dove abbiamo cenato, c'era un thermos di Nesquik bollente che ci teneva compagnia, scaldandoci le mani e lo stomaco. Ma sapevo già che quella sarebbe stata una notte lunga.

Nella tenda, la mia compagna si addormenta profondamente dopo soli cinque minuti, nel calore del suo sacco a pelo perfetto. Io, invece, decido di leggere un po', sperando che il freddo se ne vada presto. All'inizio, mi svesto dei jeans e del piumino per prepararmi meglio per la mattina successiva. Poco dopo, però, sono di nuovo imbacuccata nel mio piumino e nei jeans, con l'orlo dei pantaloni infilato nei calzettoni, indossando un secondo paio di calze e una maglietta in più. Mi accuccio nel sacco a pelo come un gamberetto, con la testa completamente dentro. Frugo nello zaino alla ricerca di altri vestiti, usando magliette come ulteriore strato di isolamento. I miei piedi sono così freddi che sembra che le dita stiano per staccarsi dai calzini, ma non c'è spazio per un terzo paio.


Quando finalmente mi alzo per fare pipì (un misto di bisogno reale e voglia di tirare mattina), trovo di fronte ai bagni nove o dieci zebre che mi osservano curiose. Quando mi avvicino, scappano solo di qualche metro più lontano. Intorno alle tende ce ne sono altre, è bellissimo.


Nonostante io sia tornata a casa viva e con tutte le falangi, consiglierei a tutti di scegliere un sacco a pelo adatto per una notte nel Cratere di Ngorongoro. Per farlo, bisogna considerare alcune cosette:

  1. Temperatura: Le temperature notturne che possono scendere fino a 5-10°C, soprattutto durante la stagione secca (da giugno a ottobre) e nelle zone più alte. È essenziale scegliere un sacco a pelo con una temperatura di comfort che copra queste condizioni: Temperatura di comfort: 5-10°C; Temperatura limite: 0-5°C (per sicurezza in caso di notti particolarmente fredde)
  2. Peso e Dimensioni: È importante che sia leggero e facilmente comprimibile. 
  3. Le forme principali sono: Mummia (migliore per l'isolamento termico) e Rettangolare (più spazio per muoversi, ma disperde di più il calore).
  4. Resistenza all'acqua: Un sacco a pelo con un tessuto esterno resistente all'acqua può essere utile per evitare che l'umidità comprometta le proprietà isolanti.

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