Giorno 2 - Tarangire National Park

La prima colazione in Tanzania รจ anche uno showcooking. Dietro i fornelli ci sono almeno cinque persone vestite da cuochi che chiacchierano tra di loro, mentre un uomo in abito e giacca a vento frigge delle uova. Alla fine, quest'uomo elegante se ne va piuttosto arrabbiato, lasciando la padella sul fuoco. Quando finalmente qualcuno interviene e prende in mano la situazione, siamo giร  in ritardo sulla tabella di marcia.


Per i prossimi nove giorni, ci divideremo su tre fuoristrada, mentre a chiudere la fila ci sarร  la service car con il cuoco, le provviste, l'attrezzatura da cucina da campo, tavoli, sedie e naturalmente i materassini e le tende dove dormiremo. La nostra destinazione รจ il Parco Nazionale del Tarangire. Situato nella regione settentrionale della Tanzania, questo parco copre un'area di circa 2.850 chilometri quadrati di savana, boschi di acacia, paludi stagionali e colline rocciose, ed รจ rinomato per la sua biodiversitร  e per le grandi migrazioni stagionali degli animali durante la stagione secca (da giugno a ottobre).


Il parco รจ famoso per gli enormi baobab che punteggiano il paesaggio e che sono difficili da trovare altrove, ma lo รจ ancora di piรน per l'alta densitร  di elefanti. Lungo il fiume Tarangire si radunano anche leoni, leopardi, ghepardi, bufali, zebre, giraffe, impala e numerose specie di antilopi. In pratica, tutto il cast di un safari degno di questo nome.

Insomma, siamo tutti carichi e pronti per partire. Ma quando andiamo nel piazzale per caricare le nostre cose sui fuoristrada, qualcosa non va. Ci mettiamo un po' a capire cosa: prima manca una macchina, che sembra sia rotta; quando perรฒ ne arriva una sostitutiva, non possiamo comunque caricarla, non si capisce perchรฉ. Alla fine, viene svelato il mistero: un autista ha dato forfait e bisogna trovare qualcuno nel rione che sia del mestiere. Intanto siamo giร  in ritardo di una vita.

Dopo innumerevoli sigarette e un primo episodio di sclero (mai una buona idea in Africa prendersela se gli orari non vengono rispettati) e quando siamo passati inesorabilmente dal caffรจ (che non รจ male) alle prime birrette, finalmente ci muoviamo.

Non รจ il mio primo safari, ma questo non mi impedisce di fare un book fotografico a ogni tipo di gazzella che vedo (e ce ne sono tante). Rispetto all'Uganda, siamo decisamente su un altro livello. Alla vista della prima giraffa, reagiamo come quattordicenni davanti a Taylor Swift. Le star del giorno, perรฒ, come promesso, sono gli elefanti. Se ne stanno tranquillamente in gruppetti, sfrondando gli alberi con le loro incredibili proboscidi (mi faranno sempre morire dal ridere) e guardandoci con distratta indifferenza.

Vedere un animale in natura, libero di farsi i fatti suoi, crea uno stupore che nessun documentario, nรฉ tantomeno il piรน moderno zoo, potrร  mai eguagliare.

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