Giorno 5: Ait-Ben-Haddou

 


All'alba, il Jebel Saghro si tinge di rosa, e l'aria è ancora fredda e pungente mentre entriamo nella Kasbah Amridil, una delle più celebri e ben conservate del Marocco, immersa nel verde dell'oasi di Skoura. Costruita nel XVII secolo dalla famiglia Nassiri, questa fortezza di argilla vanta torri merlate, muri spessi e intricati motivi decorativi, tanto che è stata anche raffigurata sulle vecchie banconote da 50 dirham.

La kasbah è un autentico spaccato della vita berbera di un tempo: antiche cucine con utensili in terracotta, un mulino per l'olio d'oliva, forni tradizionali e stanze arredate come se il tempo non fosse mai passato. Salendo sulle terrazze, la vista spazia su una distesa di palme e ulivi, con le montagne dell'Alto Atlante sullo sfondo. Qui sono stati girati Lawrence d'Arabia (1962), La Mummia (1999) e alcune scene de Il Gladiatore (2000).


Oggi, i discendenti della famiglia Nassiri continuano a gestire la kasbah e le visite guidate. "La vita è un biscotto, e se piove si scioglie": anche le kasbah, fatte di fango e paglia, sono vulnerabili. Ma i Nassiri non si arrendono, rinnovando regolarmente le mura con uno strato di fango fresco per proteggere questa gemma del deserto.

Poco dopo, ci spostiamo a Ait Ben Haddou, un altro gioiello del Marocco, situato lungo la storica rotta carovaniera tra il Sahara e Marrakech, vicino a Ouarzazate. Questa cittadella di adobe e paglia, con edifici color ocra che spuntano su una collina, è circondata da alte mura merlate e rappresenta un esempio straordinario di architettura berbera. Talmente ben conservata che è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1987.


Ait Ben Haddou è abitata sin dall'XI secolo e per secoli è stata una tappa fondamentale per le carovane che trasportavano oro, spezie e sale. Ancora oggi si possono percorrere le antiche scalinate e i passaggi che conducono alla cima del ksar (cittadella), da dove si gode di una vista mozzafiato sul deserto e sul fiume Ounila, alto 45 cm scarsi, ma comunque sufficienti a fare un bel danno quando mi scivola un piede su un sasso e finisco nell'acqua fino al ginocchio, infradiciandomi scarpa, calza e jeans.

Il sito è diventato celebre come set cinematografico, usato in numerosi film e serie TV grazie al suo fascino antico e senza tempo. Oltre a Game of Thrones (dove ha rappresentato la città di Yunkai), qui sono stati girati Lawrence d'Arabia, Il Gladiatore, La Mummia e Babel. Questo ha reso Ait Ben Haddou uno dei luoghi più iconici e fotografati del Marocco, ma vi dirò che è una location niente male anche per bersi un semplice tè alla menta.

Arriviamo a Marrakech in serata, dopo la più bella pausa pranzo possibile, sulla terrazza assolata di un ristorantino che potremmo definire rustico, con vista sull'affollatissimo mercato di Telouet. Una doccia veloce, e scappiamo a goderci la città al tramonto.





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