Il terzo giorno inizia in salita, e non solo metaforicamente. In programma c’è una cooking class di cucina thailandese, dove non ci limiteremo a osservare, ma ci sporcheremo le mani preparando piatti autentici, tra musica e danze tradizionali. Alla fine, assaggeremo anche i nostri capolavori, incrociando le dita di non aver esagerato con il peperoncino. Poi, di corsa: un rapido transfer per l’aeroporto e volo diretto da Bangkok a Koh Samui. Facile, no? In teoria.
In pratica, ci presentiamo a questo appuntamento reduci da una serata decisamente fuori controllo. Tutto è iniziato con un lungo aperitivo, dove ci siamo avventurati nell’assaggio degli spiedini di coccodrillo grigliato (speziati, con un gusto chiaramente simile al pollo). A seguire, una cena in un ristorantino che si trovava molto più lontano del previsto e che, più che un ristorante, sembrava la casa di una signora – accogliente, certo, ma con un caldo che faceva rimpiangere l’idea stessa di forno acceso.
E poi, la degna conclusione: quattro salti in discoteca. Il locale, all’inizio, sembrava una sala conferenze con aria condizionata troppo alta, semivuota e animata da turisti asiatici benestanti, perfettamente a loro agio nel non muovere un muscolo. Poi sono arrivati gli italiani. In pochi minuti avevamo prenotato un tavolo e, per qualche inspiegabile motivo, ordinato più bottiglie di quante potessimo ricordare. A quel punto, la festa è esplosa: ballavamo, saltavamo sul palco, facendoci i selfie con i dj e trasformando il posto in qualcosa di completamente diverso. Alla fine, la discoteca non era più la stessa. E nemmeno noi.
Per farla breve, mi presento alla cooking class con un (poco) elegante mix di ritardo, occhiali da sole d’ordinanza e un generoso bicchiere di acqua gassata stretto in mano. Per fortuna, non sono l’unica ad aver lasciato il segno (o i postumi): c’è chi arriva ancora più tardi, chi non si presenta proprio e chi riesce a fare danni direttamente sul posto. Le insegnanti, però, sembrano prenderla con filosofia: senza battere ciglio, accolgono tutti con larghi sorrisi e tanti festeggiamenti, come se ognuno fosse l’ospite d’onore. Due minuti dopo, sono già con un grembiule verde addosso e le mani impegnate ad arrotolare involtini primavera.
Le nostre creazioni, contro ogni pronostico, non sono affatto male. Certo, tra una mescolata e l’altra, le signore decidono di trascinarci in un’improvvisata performance musicale: ci obbligano a ballare (!) mentre intonano una canzoncina thailandese che, con un po’ di fantasia, mi riporta ai miei anni delle elementari, quando cantavo le Spice Girls in fantainglese. Momento surreale, ma ci si diverte.
Il viaggio verso l’aeroporto, stipati in due minivan con tappezzeria decorata dal classico motivo a elefantini, si rivela tutt’altro che pittoresco. La scelta del mezzo è un po’ come una lotteria: da una parte abbiamo una nidiata di ragnetti che sembra uscita da un documentario, dall’altra un veicolo senza aria condizionata che promette di trasformarsi in un forno ambulante. A scatola chiusa, mi tocca il forno ventilato. Vi lascio immaginare il delirio.
Il volo, a confronto, sembra una mini-vacanza: aria condizionata, sedili comodi e niente ragni in vista. In un attimo, atterriamo in un aeroporto che sembra uscito da una brochure di villaggi turistici. Palafitte, tetti di paglia e un’atmosfera così rilassata che ti aspetti di essere accolto con un cocktail di benvenuto. Benvenuti a Koh Samui.
Cosa abbiamo preparato?
Spring Rolls
Gli involtini primavera sono sfoglie sottili di pasta di riso farcite con verdure, carne o gamberi, arrotolate e poi fritte fino a diventare croccanti. Sono spesso accompagnati da una salsa agrodolce.-
Tom Yam Soup
Una zuppa tradizionale thailandese dal sapore piccante e agrumato, preparata con gamberi (o pollo), latte di cocco, lemongrass, galanga, foglie di lime kaffir, peperoncino e funghi. -
Green Thai Curry
Un curry verde cremoso e piccante, a base di pasta di curry verde, latte di cocco, pollo o tofu, melanzane thailandesi e foglie di basilico dolce. -
Green Papaya Salad
Insalata fresca e croccante a base di papaya verde grattugiata, arachidi, peperoncino, lime, aglio, pomodori e una salsa a base di succo di tamarindo e salsa di pesce. -
Massaman Curry
Un curry più dolce e meno piccante rispetto ad altri thailandesi, a base di carne (spesso manzo o pollo), patate, arachidi e spezie come cardamomo, cannella e anice stellato. -
Pad Thai
Uno dei piatti thailandesi più famosi, composto da noodles di riso saltati in padella con gamberi o pollo, uova, tofu, germogli di soia, arachidi e una salsa agrodolce a base di tamarindo. -
Black Sticky Rice with Mango
Dessert tradizionale a base di riso glutinoso nero cotto nel latte di cocco e servito con fette di mango maturo. Un equilibrio perfetto tra dolcezza e freschezza.
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