Giorno 2: Fès

 


Quando mi chiudo alle spalle la porta della mia piccola stanzetta colorata, sta albeggiando e il cielo di gennaio è pallido sopra i tetti di Meknes e le terrazze del nostro riad.

Moulay Idriss è una piccola città bianca, situata su due colline vicino a Meknes, nel cuore del Marocco. È considerata uno dei luoghi più sacri del paese, perché ospita il mausoleo di Moulay Idriss I, il fondatore della dinastia Idriside e uno dei primi sovrani musulmani del Marocco. La città è una meta di pellegrinaggio molto importante per i musulmani marocchini, e fino a pochi decenni fa, l'accesso ai non musulmani era limitato.


Arriviamo di mattina presto, per i vicoli non c'è quasi nessuno, solo qualche negoziante che inizia a sistemare la sua bottega e un mulo con delle gerle sulla schiena. Le case bianche arroccate sulle colline, che offrono una splendida vista sulle campagne circostanti e sulle rovine romane di Volubilis, sono ancora addormentate. Passeggiando per le stradine tortuose, si respira un senso di spiritualità e autenticità che rende Moulay Idriss un luogo davvero speciale da visitare, anche per chi non è religioso.

Giusto il tempo di un caffè al volo nel bar della piazzetta, e ripartiamo alla volta di Volubilis.


Volubilis è uno dei più importanti siti archeologici del Marocco. Questo antico insediamento romano, dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1997, è una tappa imperdibile per tutte le ex bambine con una cotta per Indiana Jones (io), con le sue rovine ben conservate e i pavimenti in mosaico praticamente perfetti.

Fondata nel III secolo a.C. e successivamente annessa all'Impero Romano, Volubilis era una città fiorente grazie al commercio di olio d'oliva, grano e animali. Oggi, passeggiare tra le rovine di Volubilis è come tornare indietro nel tempo: tra templi, terme, basiliche e case di epoca romana, mentre i primi raggi del sole mattutino ti scaldano la schiena. La Basilica, il Capitolium e l'Arco di Trionfo (dove la guida ci ha obbligati a scattare numerosi selfie in cui non si distinguono i lineamenti delle nostre facce) sono solo alcuni degli esempi monumentali che testimoniano la grandezza della città mercantile.

Il sito è circondato da una campagna rigogliosa, incorniciata dalle colline. C'è una pace per cui al termine della visita è impossibile non sedersi sulle sedie in ferro battuto del baretto per bere un tè e mangiare un boccone. L'attesa è un po' lunga, ma si può rimanere con la giacca aperta e il paesaggio riempie gli occhi, quindi pazienza.


Arriviamo a Fès nel primo pomeriggio, e già al primo sguardo si capisce di essere in una delle città più affascinanti e cariche di storia del Marocco, il cuore spirituale e culturale del paese. Fondata nell'VIII secolo, è una delle quattro città imperiali e ospita l'università più antica del mondo ancora in funzione, l'Università di al-Qarawiyyin, fondata nel 859. Fès è spesso descritta come una "città-museo", dove ogni vicolo, edificio e suq raccontano secoli di storia.

La medina, Fès el-Bali, è un vero labirinto di stradine strette e tortuose, un posto in cui perdersi è praticamente garantito e dove il tempo sembra essersi fermato. È la medina pedonale più grande del mondo e patrimonio UNESCO. Camminando tra i vicoli, si viene travolti dal profumo delle spezie, del cuoio e del legno intagliato, e ci si imbatte in botteghe artigiane, mercati vivaci e moschee storiche. E proprio qui realizzo che la mia convinzione di non amare i datteri va completamente rivista.


Il colore associato a Fès è il blu, spesso visibile nelle piastrelle smaltate, nelle decorazioni degli edifici e nei dettagli architettonici, specialmente all'interno della medina. Il blu rappresenta la spiritualità, la pace e l'immensità del cielo.

Uno dei luoghi simbolo della città è il quartiere dei conciatori di Chouara: situato nella medina di Fès el-Bali, è il cuore della tradizionale lavorazione del cuoio, che segue metodi antichi tramandati da generazioni. Qui, i conciatori lavorano a cielo aperto, immersi in enormi vasche di pietra piene di tinture colorate e soluzioni naturali utilizzate per ammorbidire e colorare le pelli.


La Conceria di Chouara è uno spettacolo unico che, nonostante l'odore intenso, attira ogni giorno tanti curiosi. Dalle terrazze sopraelevate si può osservare tutto il processo: dalle pelli grezze fino alla trasformazione in borse, giacche e scarpe, che poi si trovano in vendita nei negozi lì intorno.

Dopo aver salito una ripida scala, ci ritroviamo in una stanza piena di borse, pouf, cinture e ciabattine colorate. Un signore in abiti tradizionali ci porge mazzetti di menta fresca da annusare per attenuare il forte odore, e ci invita a uscire sul terrazzo. La vista è impressionante: le vasche dai colori accesi – rosso, giallo, blu e verde – contrastano con l’odore pungente, dovuto agli ingredienti naturali usati per lavorare le pelli, come l'escremento di piccione e l'urina. Vedere i conciatori al lavoro, immersi in queste vasche, è come fare un salto indietro nel tempo, in una tradizione rimasta intatta per secoli.


Dopo una lunga contrattazione, da cui usciamo con almeno una sciarpa colorata a testa (la mia è gialla), approdiamo in una farmacia tradizionale dove veniamo fatti sedere comodi per assistere a un lungo spiegone con tanto di annusate da barattoli di vetro e test pratici. Le farmacie tradizionali in Marocco, conosciute come "herboristerie" o "farmacie naturali," sono luoghi affascinanti che riflettono la ricca eredità culturale e medica del paese. Questi negozi, spesso decorati con scaffali in legno e vasi colorati, offrono una vasta gamma di rimedi naturali, erbe, spezie e prodotti a base di piante, utilizzati da secoli nella medicina tradizionale marocchina.

In queste farmacie, puoi trovare ingredienti come l'argilla ghassoul, usata per la pulizia della pelle e dei capelli, e l'olio di argan, famoso per le sue proprietà idratanti e nutrienti. Altre erbe comuni includono il rosmarino, la menta e il curcuma, che vengono utilizzate sia in cucina che per il loro potere curativo. Gli erboristi, spesso ben informati e appassionati, possono consigliare rimedi specifici per vari disturbi, come tè a base di erbe per la digestione o miscele per il benessere generale.

Inutile dire che usciamo da lì carichi di tisane, saponi blu, cosmetici, erbe officinali, creme e rossetti verdi che colorano le labbra diversamente a seconda del ph. Normalmente, lo shopping mi annoia, ma i marocchini sono commercianti nati e a Fès si respira un'atmosfera unica. In più, il farmacista e sua sorella sono davvero simpatici.


A coronare una giornata perfetta, durante la cena al ristorante trasmettono la finale della Supercoppa Italiana 2024, così, quando vado a letto ho la sensazione di aver ricevuto una serie di regali di compleanno in anticipo.

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