Giorno 9: Happy Hour nella savana

 


Giornata di trasferimento e bassa pressione, allietata dalla presenza di Jackson, che, per motivi sconosciuti, attraversa la savana indossando un abito elegante. Siamo ancora nel Serengeti, ma ci stiamo spostando dalla regione di Arusha alla regione del Mara, una vasta distesa di prati verde tenue, affollati di gnu in piena migrazione.

Gli gnu migrano principalmente tra il Serengeti in Tanzania e la Riserva del Masai Mara in Kenya. Ogni anno, oltre un milione di gnu, insieme a centinaia di migliaia di zebre e gazzelle, compiono un viaggio circolare in cerca di pascoli freschi e acqua. La migrazione segue un percorso stagionale ben definito.

Tra dicembre e marzo, gli gnu si trovano nella parte sud-orientale del Serengeti, nella regione di Ndutu, dove le femmine partoriscono. Durante i mesi di aprile e maggio, si spostano verso l'ovest del Serengeti e nella regione di Grumeti, seguendo le piogge e l'erba fresca. Tra giugno e luglio, attraversano il fiume Grumeti e continuano verso il nord del Serengeti. Tra agosto e ottobre, gli gnu attraversano il fiume Mara per entrare nel Masai Mara in Kenya, dove rimangono finché le piogge non iniziano a tornare a sud. Infine, a novembre, iniziano il viaggio di ritorno verso il Serengeti, completando così il ciclo annuale.


Facciamo una tappa intermedia vicino a una pozza d'acqua piena di grandi, chiassosi e rissosi ippopotami. Sembrano quasi dividersi in due squadre che si affrontano a colpi di morsi nell'acqua torbida. Davanti a questo improvvisato incontro di wrestling, possiamo spuntare un altro nome dalla lista dei Big Five, i cinque grandi mammiferi africani che un tempo erano considerati i più difficili e pericolosi da cacciare a piedi, ma che oggi sono tra le principali attrazioni dei safari.

Il gruppo include l'elefante africano, il più grande mammifero terrestre del mondo, famoso per la sua intelligenza e le complesse strutture sociali. Poi c'è il leone, conosciuto come il "re della savana", per la sua forza, abilità di caccia e vita nei branchi. Il bufalo africano è un erbivoro robusto e molto pericoloso, noto per il suo comportamento imprevedibile e la sua forza.

Il leopardo è un grande felino agile e furtivo, capace di cacciare in modo davvero discreto. Spesso trascina le sue prede sugli alberi per tenerle al sicuro dagli altri predatori. Infine, c'è il rinoceronte, che comprende due specie principali: il rinoceronte nero e il rinoceronte bianco. Entrambi sono imponenti e hanno corni che purtroppo li rendono bersagli del bracconaggio.



Arriviamo al Lobo Rest Camp, il campeggio pubblico dove passeremo la notte, a metà pomeriggio. E per fortuna: riusciamo a farci una rapida doccia prima che la tanica d'acqua si esaurisca e a montare le tende con la luce del giorno, visto che non c'è corrente elettrica. In compenso, ci sono una folla di babbuini fin troppo spavaldi, un bufalo che ha preso residenza vicino ai bagni comuni e una vista fantastica.

Forse proprio per questo motivo, il nostro autista Frankie ci sorprende portandoci a fare un aperitivo in "un lodge dove lavora un amico". Questo lodge, al tramonto, appare come una cattedrale nel deserto, avvolta in una luce dorata. Non so se sia proprio qui che hanno soggiornato Chiara Ferragni e Ilary Blasi durante i loro safari chic, ma non mi sorprenderebbe affatto.

La zona bar è un capolavoro di legno rossastro, con comode poltrone e divanetti di morbida pelle bruna, tappeti colorati dall'aspetto costoso e maschere tribali appese alle pareti. È una location così etnochic che rischiamo perfino la fortuna con dei gin tonic ghiacciati. Dopo averne bevuto qualcuno, tornare al Lobo Rest Camp con la torcia frontale sembra addirittura divertente.




Posta un commento

0 Commenti