Giorno 9 - Santa Marta


Siamo stati a cena in un ristorantino con un soppalco traballante e una band di vecchietti che suonavano musica cubana. Abbiamo cantato e ballato, bevuto rum ed è stato molto bello, anche perché per qualche giorno saluteremo la metà gruppo del trekking alla Ciudad Perdida, a cui ho rinunciato quando ho saputo di una che ha preso le piattole in un letto del rifugio.
Ci siamo svegliati presto per salutarli, poi siamo usciti a piedi.

Di giorno, Santa Marta è calda, maleodorante e bruttarella, con un porto dal mare grigiastro.
Così siamo andati al mare in taxi, e poi con una barchetta che ci ha portato nella spiaggia più lorda della zona. Il mare sarebbe anche bello, se non ci galleggiassero le lattine.

Abbiamo concluso la serata al tavolino di un bar con le sedie scompagnate, dopo che il proprietario aveva mandato via i precedenti occupanti per farci spazio (ok). Poi ha tirato fuori dei bicchierini da shot (6 tutti diversi) e ci ha vesato a caso del rum Medellin (ok).
E ora eccomi qui nella mia camerata da 8, al piano sopra (classico) di un letto a castello troppo corto e senza scaletta. Troppo corto nel senso che ho i piedi fuori.
Devo ricordarmi di bere di più prima di andare a dormire.

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