Faremo dei rave sull'Enterprise


Con le nostre discussioni serie si arricchiscono solo le compagnie telefoniche.

Ho ancora qualche crampo che parte dalla mano e si arrampica su per il braccio, fino al gomito.
È stata come una lunghissima giornata di 48 ore. A un certo punto ho pensato che avrei pianto per la stanchezza, invece sono passata allo step successivo, cioè ridere di niente.

Ma lo sai, tu, quanto sono taglienti le schede elettorali? Ho le punte delle dita segnate.
La primavera muore lentamente.
Le scuole di notte, i registri, le matite copiative fanno tantissimo finestre aperte ed estate. Le zanzare arrivavano a frotte, per un attimo ho creduto di svenire per il sonno.
Ma poi siamo usciti nella periferia deserta con i faldoni, e stava albeggiando ed era bellissimo, e poi la corsa in macchina fino al cortile interno del Comune, e «Senti, ma io e te ce lo dobbiamo fare un selfie». L'orologio dietro di noi segnava le cinque e trentacinque del mattino.

Credevo di essermi buttata via, invece non era vero.
Pensavo di essermi persa, invece sono sempre stata qui.

Faremo dei rave sull'Enterprise.
Farò rifare l'asfalto per quando tornerai.


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