Techno


Queste cose vorrei dirtele sopra la techno
Stasera mi sono svitata il piercing dal labbro per disinfettarlo, e poi non l'ho più riavvitato.
Sarà che mi sono fatta una doccia e una maschera detox, ma ora non mi sembra così male la mia faccia, senza.
C'era bisogno di un cambiamento, e comunque era da un po' che ci pensavo, che magari ero ridicola.

«Senti, ma secondo te è ora di toglierlo?»
«Perché fai 30 anni e sei vecchia?»
«Eh»
Lui si era messo a ridere.

Non bevo caffè da giorni, il profumo che di solito adoro mi fa stringere le budella, e un po' mi manca. Mi manca soprattutto l'idea di caffè. Non sto mangiando molto, in effetti, ma almeno peso come quando ero in Uganda.
Non sono stata capace di avere una festa di compleanno normale, forse perché non ne faccio mai. L'Inter quella sera ha perso, la torta è decollata per una frenata brusca ad un semaforo e si è distrutta, io mi sono presa un hangover spaventoso e successivamente (contemporaneamente?) l'influnenza.
Mi devo ancora riprendere.

Però, almeno in foto, ero bella.
E tutti mi dicono che non sarebbe da me fare le cose come le fanno tutti.

È un bel periodo, e forse non sono abituata, perché ogni tanto ascolto Calcutta e gli Zen Circus e penso cose. E mi devo dire "Dai, cazzo, Silvia. Stiamo bene, ti ricordi?".
Come quella sera di dicembre a Monteverde, mentre mi passava il casco mi ha detto «Sembri triste», e io «Adesso mi passa».
 
Non vedo l'ora di tornare a fotografare le fontane di marmo bianco, e di limonare tra i motorini e le macchine in doppia fila a Termini.
Ho tolto un piercing, ma tra un po' mi sa che prenoto un tatuaggio.
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