Non mi andava tanto di scrivere questo post, ho sempre qualche problema con le cose che finiscono.
Per questo non ho ancora nemmeno aperto la valigia.
Il mio ultimo ricordo di Lisbona è degli artisti di strada che suonavano nella piazzetta davanti alla cattedrale in rovina, mentre li ascoltavo con una bottiglia di vetro di acqua Castello in mano, gelata e gasatissima.
Sul sedile posteriore del taxi che mi riportava in aeroporto continuavo a pensare a quanto fosse bella, elegante e ospitale questa città.
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