Flegetonte


Dicono che un caldo così non si sentiva dall'estate del 2003.
L'anno scorso, invece, il Lambro esondava continuamente. E chiudevano la Gialla, e la 90 sembrava un gommone di profughi nell'acqua color fango.
Quando al pomeriggio usciva un'occhiata di sole, io e i miei ex colleghi e quelli della produzione Tv ci mettevamo fuori. Le mani sulla ringhiera, gli occhi chiusi e il mento alzato.

Adesso è quasi mattina. È ancora buio e l'aria è immobile. Penso ai capelli bianchissimi di mio nonno, all'odore di piastrelle e di moka negli androni dei vecchi condomini, di cui ho scritto una volta in un'estate che mi sembra lontanissima.

Quando fa giorno, devo scrivere della sfilata di Chanel.
Ho finito il caffè e ho la macchina in riserva, sarà il caso di provvedere.
E magari mi compro un costume con i saldi.

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1 commento :

  1. Io boh. Scrivi dei post brevissimi, in cui dentro c'è tutto un mondo.
    Mi sembra di sentire gli odori di cui parli, e vedere le cose che descrivi in tre parole.

    Scrivere è proprio una cosa che sai fare da dio :)

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