Way home, day 25


Rimane l'ultima notte, e i discorsi che si fanno con gli sconosciuti nelle hall degli alberghi.
Gli sconosciuti gentili che "Hey, girl. U like ma longboard? Wanna try?" sulla spiaggia di Waikiki, e non c'è nessuna facile allusione sessuale.

Poi il tramonto all'aeroporto di Honolulu. 
Scalo a San Francisco. Scalo a Newark.
Trentasei ore senza dormire. 
La crepa nella mia valigia e il Lost&Found di Malpensa. 
40 ore, 48, 50.
Silvia 1 - jet lag 0

A volte penso che sia stato solo un sogno, come per il bambino di Doraimon.
Se è stato un sogno, è stato bellissimo.
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