Brasile 2014


A questo punto, vi aspetterete un post poetico e intimista, con metafore vascobrondiane sulla fine dei Mondiali. e non è detto che non vi colga alla sprovvista tra stanotte e domani mattina.
Ma ora voglio celebrare gli aspetti più WTF per cui l'edizione 2014 passerà (?) alla Storia.


LE HIT

3. Shakira



Bene ma non benissimo. Bene il video, non benissimo il fatto che ho dovuto concentrarmi e pensarci un po' per ricordarmi come faceva la canzone di Shakira per i Mondiali. Non benissimo soprattutto perché la precedente era Waka Waka.

2. Pitbull feat. Jennifer Lopez & Claudia Leitte



Le sorti dell'ennesimo featuring di Pitbull con la qualunque, inspiegabilmente scelto come canzone ufficiale, si legano indissolubilmente con quelle della cerimonia di apertura più zarra a memoria d'uomo, in cui il nostro indossava questi stessi pantaloni bianchi, ma stritolati su un morbido salvagente di ciccia, e sgambettava tra persone vestite da praticello. Pure l'innegabile gnocchezza portoricana di JLo ha avuto un attimo di cedimento: sono stati quei tre secondi in cui lui l'ha tirata su come un sacco di patate, purtroppo non sono riuscita a trovare la prova video, ma ce li ricordiamo tutti.

1. Emis Killa



Beh, che dire? Credo che Emis Killa sia riuscito a portare sfiga contemporaneamente alla formazione italiana e a quella brasiliana. Non sono mai stata così felice di non avere un abbonamento Sky: piuttosto che sentirlo a ogni mini spot, preferisco RaiSport con i suoi speaker faciloni o, ancora meglio, la Televisione Svizzera. In molti avranno sperato che i Mondiali finissero presto solo per dimenticarla, e si stima un boom di abbonamenti disdetti. Grazie, Emiliano, non vinceremo più per i prossimi vent'anni.

(Non mi sono dimenticata dei Negramaro. È che non ne parliamo neanche, dei Negramaro)


I MUST HAVE

3. La riga



Sembra proprio che non si possa più fare a meno di tirare una riga bianca prima dei calci di punizione: come facevamo prima? Maradona potrebbe dire che lui lo faceva before it was cool. La cosa triste è che se oggi l'arbitro centra qualche scarpino, questi reagiscono come ragazzine in PMS ai saldi di Zara.

2. I memes



I meme sono un fenomeno di costume, e in qualche modo noi esclusi dobbiamo pur consolarci, no?

1. Brasiliani che piangono



Facebook è così da giorni. i brasiliani sono emotivi, è risaputo. In futuro, propongo un bel turn over e una maratona di Games of Thrones, giusto per anestetizzarsi alle tragedie. Però, devo dire che quando ho visto le attuali condizioni di Adriana Lima, volevo piangere anch'io.


HAIR STYLE

3. David Telespalla Luiz



Per una precisa scelta editoriale, ho evitato foto di David Luiz ubriaco, David Luiz che piange (perché è brasiliano) e di David Luiz in imbarazzanti fotomontaggi con Telespalla Bob. I dirigenti del PSG lo hanno pagato 55 milioni, si sospetta che il motivo principale fossero i capelli. A me sta abbastanza simpa perché abbraccia e consola tutti, ma magari poi in ritiro mette la sua mousse ricci perfetti nelle scarpe di Julio Cesar e si è fatto tatuare su una chiappa "DIE JAMES RODRIGUEZ DIE".

2. Rodrigo Palacio



Tanto talento e così poco gusto. Ho sempre pensato che per un uomo al primo accenno di chierica sia molto meglio rasare tutto e non pensarci più, quindi questa cosa non l'avevo neanche mai considerata. Simile alla coda che bisognava prendere quando si faceva il giro sul calcinculo alle giostre, sulla treccina di Palacio si dovrebbe mettere una taglia. La tagliamo, Rodrigo?

1. Gabriel Paletta



Ecco, dicevamo? Paletta ha un look molto Malpensa style, con la famosa quarta pista di cui si è tanto discusso nei più Torbidi recessi della Provincia. Ricorda un po' Baresi, ma solo per i capelli, sfortunatamente per lui. Dico, ma non ha dei famigliari che lo prendano da parte, gli diano una carezza e gli dicano: «Dai cazzo, tagliali»? Non ti offendere, Paletta, alla fine ti vogliamo tutti bene.


E insomma, questo è quanto. Tra un paio d'ore si gioca l'ultima e penso che alla fine tiferò Argentina.
Lo faccio per Zanetti.

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