Depilando Pilar


I capitoli, persino i miei, sono disciplinati, non sgomitano. Aspettano il loro turno e ordinatamente frenano l'entusiasmo in attesa del loro momento di gloria.
Il titolo non è fatto così. E' un tipo di poche parole.
In questo caso due: Depilando Pilar.
Si schiaffa prepotentemente all'inizio del romanzo, si lascia annusare compiaciuto e poi va a farsi un giro rifiutandosi di dare spiegazioni. Ha l'innocenza spavalda del peccatore incallito. Un po' come Innocente Gandini, grandissimo artista e contrabbandiere a cavallo tra il Ventesimo e il Ventunesimo secolo, celebre tra la polizia doganale e i critici d'arte, nonché padre di Michelangelo Jr.
A questo punto vi potreste domandare: "Arriverà Pilar?" e soprattutto: "Chi cavolo è Pilar? La fidanzata di Godot? La figlia di Jorio? La sorellina di Raymond Chandler?".
Se ve lo siete chiesti vuol dire che non ci siamo capiti, che non ci siamo capitoli, eppure i capitoli che hanno preannunciato il ritardo sono gomitoli di lana devastati da una gatta assassina.
Depilando Pilar è l'ultimo romanzo di Andrea G. Pinketts, sì, il Pinketts di Mistero su Italia1.
Oltre a frequentare fantasmi, mummie e alieni di provincia,  prima di tutto il primo e il più originale autore del noir italiano, un giocoliere della parola con la voce cavernosa che si scola Cuba Libre con noncuranza.

PAUSA (di riflessione prima dell'azione.)
Stralcio di un'intervista al noto scrittore Andrea G. Pinketts.
Tema: "il Destino"
Domanda: "Secondo te è già tutto scritto?"
Risposta: "No. Mi mancano ancora un paio di capitoli".
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