MADRID ME MATA


Con tutto il rispetto, noi non abbiamo capito niente della vita.
Madrid fa il suo primo sbadiglio verso le nove, fa colazione per le nove e mezza e non è attiva prima delle dieci.

Si può girarla a piedi, ha enormi piazze e parchi e viali alberati, e palazzi con le facciate scolpite. Madrid è tutta su e giù, e se non mi è venuto un sedere bellissimo non c'è palestra che tenga.
A mezzogiorno si prende l'aperitivo e alle due si pranza in un bar con gli sgabelloni. Poi si beve un cafè solo, sempre sugli sgabelloni.

Da Puerta del Sol si irraggiano vicoli pieni di negozi di scarpe e di vestiti leggeri e di locali con i tavolini fuori.
Si fa sempre l'aperitivo alle sette e si cena tardi, perché poi Madrid va a letto tardissimo e continua a far scorrere sangria a fiumi e a fare chiasso.

Madrid quasi non dorme, bisogna avere il fisico.
Madrid me mata. Pero me incanta.
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